Ciò che l’uomo raccoglie sono oggi i frantumi di un mondo. L’immagine esplode rapidamente nel suo occhio non avendo il tempo di registrare e catalogare. Le forme diventano convulse e la vita accelera in un modo preoccupante. L’uomo, incapace di contenere la creazione della propria storia, sembra annullarsi insieme ad essa, poiché tutto manca di connessione e di equilibrio.
Vincenzo Torcello, 1972
NOTA DELL’AUTORE
Ho concepito questi paesaggi che definirei “transitori” nel 1973. Raccoglievo frammenti di immagini e di forme e di colori assistendo al doloroso processo di distruzione e livellamento planetario in atto.
Di fronte alla insostenibile velocità di evoluzione della storia, angosciato da visioni geometriche e dalla confusione di forme, ho voluto portare sulla tela ciò che il occhio percepiva e trasformava attraverso un processo totalmente intuitivo.
Elogio ad ogni provocazione
Testo scritto da Jean Raine in occasione della personale di Vincenzo Torcello alla galleria d’arte La Cornice, Cassino, 1974
Olio su tela, 1972/73